Uno studio effettuato da medici della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano conferma le proprietà benefiche di JUVO
Il moderno stile di vita, fatto spesso di sedentarietà, cattiva alimentazione e stress, si accompagna sempre più di frequente a disturbi che possono diventare cronici e favorire a loro volta la comparsa di patologie.
Una cattiva alimentazione può portare a malattie cardiache e respiratorie, diabete, ipertensione e alcune forme di patologie degenerative.
Un eccesso di massa grassa, che spesso si trasforma in obesità, può portare a svariati rischi.
Dal punto di vista medico, questi rischi, non sono solo legati all’eccesso di grasso, sono anche correlati a cambiamenti endocrini e metabolici.
Uno studio effettuato da illustri ricercatori della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ha esaminato un campione di persone durante l’assunzione di Juvo, alimento realizzato con oltre 50 ingredienti vegetali liofilizzati crudi, in grado di equilibrare l’alimentazione, apportando nella dieta nutrienti che assumiamo di rado.
Juvo può essere utilizzato come sostitutivo di uno dei pasti principali. In questo caso, associato a movimento fisico, oltre che a mantenerci in salute aiuta anche a perdere peso.
Lo studio ha messo a confronto i valori metabolici del campione dopo l’assunzione di un pasto normale “sano” (dieta mediterranea) e dopo l’assunzione di Juvo come pasto sostitutivo.
L’obiettivo era valutare l’efficacia di tre mesi di utilizzo del prodotto come sostituto del pasto all’interno di un regime dietetico moderatamente ipocalorico e iperproteico in 20 volontari sani, 4 uomini e 16 donne, di età compresa tra i 29 e i 55 anni, e con un indice di massa corporea di 30,8±4,7kg/m2.
Ricordiamo che l’indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall’inglese Body Mass Index) è il rapporto tra peso e quadrato dell’altezza di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma.
Dunque, si sono monitorati diversi valori. Sono stati valutati per esempio lo stato glicemico e il profilo lipidico, ovvero i dati di colesterolo e trigliceridi, il livello ossidativo, la ripartizione dei macronutrienti nella dieta.
I dati raccolti, dopo l’assunzione di un pasto sostitutivo Juvo hanno evidenziato come la ripartizione dei macronutrienti nella dieta fosse: proteine 18-19%, carboidrati 52-53%, lipidi 27-28%, fibre 30-35 g, con colesterolo < 200 mg.
È emerso quindi che la media dei valori di glucosio, insulina e trigliceridi risultava significativamente minore dopo il pasto con Juvo rispetto al pasto standard (Tabella 1).
Tabella 1
Grafico
I risultati ottenuti suggeriscono che grazie all’utilizzo di Juvo come pasto sostitutivo, associato ad una dieta moderatamente ipocalorica e lievemente iperproteica portano, in un mese, a:
- riduzione del peso di circa il 6%,
- riduzione della circonferenza vita di circa il 4% e
- riduzione dell’Indice di Massa Corporea (BMI) di circa il 6%.
Ma c’è di più. L’assunzione di Juvo porta a diminuire gli stimoli della fame e quindi a un miglior controllo dell’introito calorico.
Inoltre l’associazione di una dieta con il sostitutivo del pasto JUVO dalle proprietà antiossidanti ha consentito di limitare l’innalzamento delle specie reattive dell’ossigeno nel sangue, diminuendo il rischio di stress ossidativo e contrastando quindi l’invecchiamento delle cellule.